Monumenti e luoghi d’interesse a Squillace

Un interessantissimo documento storico sulla Calabria degli anni passati, nel documento si parla anche di Squillace (a partire dai 4minuti e 30secondi)

IL CASTELLO NORMANNO

Il castello di Squillace domina il paese dal punto più alto del colle. Fu edificato dai Normanni nella seconda metà dell’XI secolo a conclusione della campagna di conquista della Calabria contro i Bizantini che avevano posseduto la regione, e più in generale l’Italia Meridionale, per oltre 5 secoli. Squillace, in epoca normanna, costituisce il caposaldo amministrativo, politico e religioso più importante della costa ionica. E’ qui che Ruggero d’Altavilla dona a San Bruno di Colonia i territori dove poi sarà costruita la certosa di Serra San Bruno.

Il periodo normanno è sicuramente il più importante per Squillace, che vive un momento di grande fervore politico-amministrativo, economico e religioso.

I primi anni del XIII secolo sono fondamentali per la storia di Squillace: è in questo momento che per la prima volta l’insediamento viene infeudato sotto un conte ed alla presenza di un castellanus. Sotto Federico II, cui si deve probabilmente la costruzione della torre poligonale sul lato est del recinto, il castrum Squillacii è tenuto da un castellanus non habens terram e da dieci servientes. La situazione sembra la medesima in epoca angioina.

Dal 1256 il castello viene infeudato sotto diverse famiglie: i Lancia, i Monfort, i Del Balzo, i Marzano, fino al 1485, momento in cui il castello torna sotto il controllo diretto di Federico d’Aragona, futuro re di Napoli. Nel 1494, il castello passa per matrimonio alla famiglia Borgia, di cui troneggia lo stemma in marmo sul portale d’entrata. I Borgia, un’ importantissima famiglia nobile di origine castigliana, si trasferisce in Italia nel XII secolo dove si stanzia a  Firenze, Perugia, Siena, Roma, Napoli. Il matrimonio sancisce l’alleanza tra il Papa Alessandro VI Borgia e Alfonso II d’Aragona: vengono fatti sposare Goffredo Borgia, fratello della ben più nota Lucrezia, di appena 13 anni e Sancha d’Aragona, figlia naturale appunto del re. La famiglia dei Borgia reggerà il castello fino al 1729, quando per mancanza di eredi, torna a far parte del demanio reale. Declassata a Marchesato, Squillace nel 1755 passa sotto la famiglia De Gregorio, che detiene il castello  fino al 1783, quando un violento terremoto sconvolse e distrusse l’intero borgo.

Squillace Storica

Via di Squillace

Squillace Storica è divisa in quartieri più piccoli, tra i quali spiccano il centro storico[11], e la Squillace Nuova, quartiere di recente costruzione che si espande da Viale Fuori le Porte fino alla Contrada Micciulla. Oltre ai quartieri ve ne sono altri più piccoli di aspetto rurale. Nel centro storico sono inoltre presenti molteplici monumenti e chiese, tra cui il Duomo, il Castello Normanno, il palazzo del Municipio e il Centro del Folklore. Un ampio lavoro di restauro ha reso al castello quell’imponenza persa da tempo, rendendo Piazza Castello un luogo importante per i turisti che finalmente possono godere della meravigliosa veduta.

Palazzi e chiese

Concattedrale di Santa Maria Assunta

Chiesa di San Pietro Apostolo

Chiesa di San Nicola delle Donne o dell’Immacolata

  • Castello Normanno
  • Basilica concattedrale di Santa Maria Assunta
  • Palazzo Vescovile
  • Ponte del Diavolo
  • Chiesa di San Pietro Apostolo
  • Chiesa di San Nicola delle Donne o dell’Immacolata (sconsacrata)
  • Chiesa di San Matteo o di Ogni Santi
  • Chiesa di San Giorgio
  • Santuario Madonna del Ponte
  • Chiesetta della Madonna della Catena (sconsacrata)
  • Chiesetta Gotica di Santa Maria della Pietà (sconsacrata)
  • Monastero di Santa Chiara (distrutto dal terremoto)
  • Palazzo Pepe (oggi sede del Municipio)
  • secondo Palazzo Pepe (con affresco sul portico, con stemma della famiglia Pepe)
  • Palazzo Palmisani
  • Palazzo Baldaya
  • Palazzo Maida-Chillà
  • Finestra Bifora di origine gotica lungo via Antico Senato
  • Portali lungo corso Guglielmo Pepe
  • Chiesa San Nicola Vescovo in Squillace Lido
  • 7 conventi (3 maschili e 4 femminili) andati tutti distrutti

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